Confermata la stretta su geotermia e mini idroelettrico
Manca solo l’ok della Commissione Europea per far partire gli incentivi all’energia prodotta da fonti rinnovabili. Il Governo ha inviato il testo del decreto “Fer 1” a Bruxelles per il via libera definitivo.
Intanto i tempi stringono. Il decreto prevede infatti che i primi bandi per l’iscrizione ai registri e le procedure di asta siano aperti dal 31 gennaio.
Decreto Fer 1, le novità
In base al testo inviato alla Commissione Europea, gli impianti fotovoltaici realizzati al posto delle coperture in amianto o eternit avranno diritto, in aggiunta agli incentivi sull’energia elettrica, a un premio pari a 12 €/MWh su tutta l’energia prodotta. Sarà quindi incentivata non solo l’energia prodotta e immessa nella rete, ma anche quella destinata all’autoconsumo. Questo per consentire agli interessati di coprire i costi necessari alla sostituzione delle coperture.
In più, per gli impianti di potenza fino a 100 kW installati sugli edifici, sulla quota di produzione netta consumata in sito è attribuito un premio pari a 10 €/MWh. Questo incentivo potrà essere cumulato con quello riconosciuto all’energia autoconsumata e prodotta dagli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione delle coperture in amianto.
Rispetto alle bozze iniziali, passa da dodici a quindici mesi il limite di tempo che può intercorrere tra la comunicazione di aggiudicazione dell’incentivo e l’entrata in esercizio dell’impianto senza che il bonus subisca una decurtazione.
Non è cambiata la posizione del Governo su geotermia e mini-idroelettrico. Il decreto prevede una stretta agli incentivi e per questo ha subìto la bocciatura della Conferenza Unificata. Ma l’Esecutivo è andato avanti. L’on. M5S, Federico D’Incà, ha dichiarato dalla sua pagina Facebook che “con l’invio a Bruxelles della bozza del nuovo decreto Fer può considerarsi conclusa in modo positivo la prima fase della battaglia contro la speculazione del mini idroelettrico”.