C’è fermento fra gli operatori del settore per voci di corridoio che darebbero sul tavolo del governo un provvedimento di proroga degli attuali incentivi per gli impianti FER diverse dal fotovoltaico regolamentale dal DM 6 luglio 2012.
Ricordiamo che il DM 6 luglio 2012 regolamenta le modalità di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili, diverse da quella solare fotovoltaica. In particolare Impianti mini eolici, Impianti di Cogenerazione a Biomassa e Impianti Idroelettrici.
A seguito dell’entrata in vigore del DM 23 giugno 2016, sono state definite le nuove modalità di accesso ai sistemi incentivanti. Nello specifico per tutti gli impianti entrati in esercizio entro e non oltre la data del 29 giugno 2017 si potrà continuare a presentare domanda di accesso agli incentivi ai sensi del DM 6 luglio 2012 e quindi con le relative tariffe e regole.
Tutto questo a patto che la domanda sia presentate entro 30 giorni dalla data di entrata in esercizio.
Ricordiamo inoltre che l’ulteriore condizione che manterrà operativo i sistemi incentivanti illustrati è il tetto di spesa fissato dal governo al valore di 5,8 miliardi di euro. Questo importo considera tutti i sistemi d’incentivazione partendo dai famosi oneri riguardanti gli impianti CIP6, i Certificati Verdi, i vari Conti Energia per il Fotovoltaico e tutti gli altri sistemi incentivanti per FER.
Questo valore è stato aggiornato qualche giorno fa dal GSE con l’indicazione che al 30 aprile la spesa si attesta sui 5,47 miliardi di euro.
Facendo riferimento a questo importante dato, le associazioni di categoria stanno provando a sensibilizzare il governo al fine di apportare la modifica della lettera b) comma 1 dell’art. 8 del DM 23 giugno 2016 facendo prorogare al 31 dicembre 2017 la validità degli incentivi di cui DM 6 luglio 2012.
Sarebbe un importante traguardo specialmente per il comparto mini eolico, infatti, mentre la riduzione degli incentivi per i sistemi di cogenerazione a biomassa lascerà quasi invariata la convenienza economica dell’investimento per gli impianti mini eolici decreterà la parola fine o quasi vanificando tutte le varie attività di sviluppo autorizzativo ad oggi intraprese e vanificando investimenti di produttori di aerogeneratori che hanno investito in questo mercato realizzando una macchina con taglia 60 kW anomala e assurda valida per il solo mercato locale.
Ad oggi purtroppo non c’è nulla di ufficiale rimaniamo in attesa di un riscontro…quindi il consiglio è…MUOVERSI SUBITO!!!
Se desideri ricevere ulteriori informazioni, non esitare a contattarci!